In questi giorni si sono celebrati i 100 anni della prima autostrada "certificata" in Italia e nel mondo: la Milano-Laghi. E' stata inaugurata il 21 settembre 1924, rappresenta una pietra miliare nella storia delle infrastrutture stradali globali. Progettata dall'ingegnere Piero Puricelli, è riconosciuta come la prima autostrada al mondo certificata per il traffico pubblico e a pedaggio.
Puricelli aveva intuito la necessità di un traffico più scorrevole dedicato alle sole automobili e l'intuizione fu corretta. Da allora in avanti, Autostrada è diventata sinonimo di viaggi, traffico, commercio, vacanze...
Ma come era la rete autostradale nel 1960? Da qualche anno erano cominciati i lavori dell'autostrada del Sole che unì l'Italia. Era il trionfo del cemento armato e della progettazione italiana con nomi del calibro di Riccardo Morandi (sì proprio quello del Ponte di Genova), Silvano Zorzi, Giulio Krall, Giorgio Giannelli e altri ancora.
Sono state completate nel 1960 alcune opere significative:
nel gennaio si inaugurava la tratta appenninica della A6 da Savona a Ceva (CN), ancora a carreggiata unica;
il 17 luglio, invece, viene inaugurato il tronco autostradale tra Torino e Ivrea;
sempre a luglio, il 30, venne costituita la Società Autostrada dei Fiori Spa che ebbe in concessione dall'Anas il tratto Savona-Ponte San Luigi a Ventimiglia;
Il 3 dicembre venne inaugurato il tratto più complesso dell'A1 tra Bologna e Firenze questa volta a due corsie per senso di marcia. A tagliare il nastro tricolore è il Presidente del Consiglio Amintore Fanfani della Democrazia Cristiana. Venne scelto come luogo simbolico il valico di Citerna il punto più alto dell'intero tratto appenninico.


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