lunedì 29 giugno 2020

Genova 30 giugno 1960: una data carica di significato da ricordare

Domani è il 30 giugno. A #Genova se la ricordano bene questa data. Il 28 giugno Sandro Pertini tenne un discorso in Piazza della Vittoria dove "incendiò" letteralmente la folla. Lo scioperò fu proclamato per il 30 giugno. La CGIL e ANPI di Genova organizza un evento il 30 giugno per ricordare il discorso di Pertini che potete leggere qui Evento CGIL e ANPI.

L'MSI (il Movimento Sociale Italia, per i più giovani era il partito della destra italiana erede del periodo fascista) aveva indetto il proprio congresso proprio a Genova, città medaglia d'Oro della Resistenza e sede di numerose aziende del settore siderurgico e metalmeccanico connotate da una forte presenza di operai.
Per completare il quadro storico, nell'aprile 1960 l'MSI aveva votato a favore del Governo Tambroni. Primo e unico caso nella storia repubblicana di un Governo sostenuto con i voti della destra. L'esperienza Tambroni duro pochi mesi fino a luglio 1960.

Era troppo per il capoluogo ligure. Gli scontri durante lo sciopero del 30 giugno a Genova provocano 83 feriti. I disordini sono un po' in tutta Italia. A Reggio Emilia vengono uccisi 5 manifestanti duranti gli scontri con la Polizia. Ai funerali parteciperanno 80 persone.

Se cercate su youtube "Per i morti di Reggio Emilia" trovate una canzone che ricorda il dramma reggiano.


giovedì 25 giugno 2020

Cosa facevano i Beatles nel 1960?

Il fenomeno dei #Beatles è esploso qualche anno dopo, ma nel 1960 Harold Phillips, conosciuto con il nome di Lord Woodbine, lì aiutò e li affiancò come promoter musicale. Gli organizzò dei concerti a Liverpool e li accompagnò, guidando un pulmino Volkswagen, nel loro viaggio ad Amburgo in #Germania. harlod era un musicista nato a Trinidad e aveva nel sangue il ritmo Calypso. 

(immagine tratta da The Beatles Bible)

domenica 21 giugno 2020

La Provincia di Bergamo

Il 6 - 7 novembre #1960 si tennero le elezioni amministrative provinciali in gran parte d'Italia. Non siamo abituati ad andare a votare in autunno. Furono coinvolte 77 province a cui si aggiungere Trento e Bolzano. Gli aventi diritto al voto erano 32.533.444 elettori. Si votava con un sistema elettorale proporzionale. 

In Provincia di Bergamo quali furono i risultati?

Partito             Voti %Seggi
 DC     250.735      64,06     20                  
 PSI   40.020  10,25       3
 PCI   35.556   9,10       3
PRI e PSDI   24.447   6,24       2
 MSI  12.483   3,18       1
 PDIUM (Monarchici)         6.982   1,76 
 PLI 14.788   3,77       1
MARP   6.425   1,64 

Gli eletti
Per la DC: Rampa Leandro, De Biasi  Silvia, Vicentini Attilio, Mazzucchi Mario, Baruffi Carlo, Farina Dionigi, Moretti Massimo, Radaelli Mario, Clauer Fiorenzo, Zucchelli Giovanni, Drago Camillo, Martinelli Mario, Grandi Pietro, Galizzi Giovanni Pezzotta Giacomo, Lingiardi Renato, Fornoni Tarcisio, Tiraboschi Lucio, Zambetti Ezion, Sonzogni Vito.

Per il PSI: Parigi Salvatore, Venturati Carlo, Azzola Ermenegildo

Per il PCI: Brighenti Giuseppe, Archetti Giovanni, Marchi Luigi

Per il PRI e PSDI: Vigani Vinicio, Pedroli Pietro

Per l'MSI: Piccioli Ettore

Per il PLI: Cima Giambattista

L'elezione in Provincia si rivela un passaggio importante per molti consiglieri che diventeranno poi Sindaci di Bergamo (Clauser, Galizzi e Pezzotta) o parlamentari.

Presidente della Provincia venne eletto Ezio Zambetti e la giunta venne composta da 
Moretti, Fornomi, Baruffi, Galizzi, Drago, Grandi, Pezzotta e Sonzogni.






sabato 20 giugno 2020

"Wilma dammi la clava"

Sicuramente avrete già capito: venerdì 30 settembre 1960 viene messa in onda per la prima volta la serie animata dei #Flintstones. Il cartone animato era un'allegoria della società americana degli anni sessanta ma ambientata nella immaginaria città di Bedrock, nell'età della pietra. 
 
Storia e anacronismo si fondono con attualità e modernità. In una versione alternativa della preistoria ambientata nel 10.000 a.C. ne "I Flintstones", i dinosauri, le tigri dai denti a sciabola, i mammut convivono con gli uomini delle caverne, che invece fanno largo utilizzo di tecnologie simili a quelle attuali ma basate sull'utilizzo di vari animali. Inoltre guidano automobili fatte di pietra o legno, e che si muovono grazie ai piedi dei conducenti, salivano sui pterodattili che avevano la funzione di veri e propri aerei, avevano per animale domestico, Dino un dinosauro...

I protagonisti dei 166 episodi erano Fred e Wilma Flintstone con la figlia Ciottolina, e gli amici Barney e Betty, ideati dal duo William Hanna e Joseph Barbera, andati in onda sul canale Abc. In Italia sono più conosciuti come Gli Antenati. Per anni hanno detenuto il record della serie di cartoons più longeva (oggi sono i Simpson). Ho trovato leggendo da più fonti che è stata la prima serie TV ad andare in onda in prima serata e a presentare una coppia a letto! 

venerdì 12 giugno 2020

Concistoro con il primo Cardinale di colore

Siamo al 28 marzo #1960 e si tiene l'unico Concistoro dell'anno. Il Papa è Giovanni XXIII e che cosa fa? 

Nomina il primo Cardinale di colore. Il porporato chiama Laurean Rugambwa, (vescovo di Rutabo in #Tanzania) e viene creato cardinale presbitero di San Francesco d'Assisi a Ripa Grande. 


Ne racconta bene la storia un bell'articolo di Missione Oggi, la rivista dei Missionari #Saveriani, di cui riporto qui sotto il link.


Papa Giovanni XXIII creò altri Cardinali:  

Luigi Traglia, (arcivescovo titolare di Cesarea di Palestina, pro-vicario generale della diocesi di Roma) cardinale presbitero di Sant'Andrea della Valle. 

Peter Tatsuo Doi, (arcivescovo di Tokyo) creato cardinale presbitero di Sant'Antonio da Padova a Via Merulana. 

Joseph-Charles Lefèbvre, (arcivescovo di Bourges) creato cardinale presbitero di San Giovanni Battista dei Fiorentini. 


Bernard Jan Alfrink, (arcivescovo di Utrecht) creato cardinale presbitero di San Gioacchino ai Prati di Castello. 

Rufino Jiao Santos, (arcivescovo di Manila) creato cardinale presbitero di Santa Maria ai Monti. 

Antonio Bacci, (segretario dei Brevi ai Principi) creato cardinale diacono di Sant'Eugenio. 




mercoledì 10 giugno 2020

Che tempo fa? Nel 1960

Vostok è una base russa nell’Antartico ed è la località più fredda al mondo. Nella seconda decade di marzo 2020 si sono raggiunti i -75,3 gradi. Il precedente record per lo stesso periodo si registrò nel #1960 con -75 gradi.

Anche in Italia si registrò un'ondata di gelo nel mese di gennaio #1960 a causa di un anticiclone che si allungava fino al Polo Nord a partire dal 7 gennaio a cui seguì una nuova discesa del freddo questa volta dalla Bielorussia con neve lungo tutto l'Adriatico e in Lucania.


domenica 7 giugno 2020

Le Olimpiadi di Roma nel 1960, il vero inizio della tv italiana di Aldo Grasso

Riporto l'articolo scritto da Aldo #Grasso sul #Corriere della Sera di venerdì 5 giugno 2020 in cui parla della svolta che hanno dato le Olimpiadi di Roma alla TV italiana

Le Olimpiadi disputate a Roma nel 1960 segnano uno spartiacque tra lo sport dilettantistico del passato e quello professionistico moderno. Ne hanno parlato su #Rai Storia Paolo #Mieli e Agostino #Giovagnoli (Passato e presente: da recuperare la puntata su Rai Play perché merita davvero di essere vista). Le #Olimpiadi di #Roma sono ricordate come una delle edizioni meglio riuscite: la bellezza strabiliante degli scenari, il clima favorevole, la funzionalità delle strutture (12 impianti stabili, 5 temporanei, un villaggio olimpico di circa 1.500 appartamenti) e la qualità delle competizioni (Livio #Berruti, Wilma Rudolph, Cassius Clay, Nino #Benvenuti, Abebe Bikila…). 
Tra le novità, la massiccia partecipazione dell’Africa post-coloniale. Per la prima volta un evento sportivo viene trasmesso in mondovisione (18 i Paesi collegati), per la prima volta si parla di doping, per la prima volta un atleta viene pagato per indossare un certo tipo di scarpe. 
Così Roma diventa una grande ribalta mediatica internazionale. Ma i giochi della XVII Olimpiade rappresentano anche il «vero» inizio della tv italiana che, per l’occasione, riesce a «illuminare» con i trasmettitori quasi tutto l’impervio territorio nazionale. 
E poi: quattro studi, cento postazioni televisive, una centrale video, 450 tecnici dovevano assicurare ai telespettatori di tutto il mondo la perfetta visione delle gare sportive, commentate da 17 telecronisti. La Rai totalizza 106 ore di trasmissione, di cui 96 rilanciate da Eurovision, con collegamenti quotidiani, e riesce a ottenere un notevole successo spettacolare grazie alla lunga preparazione iniziata fin dal 1958. I Giochi di Roma incrementarono a tal punto le vendite di televisori che, da allora, l’industria elettronica ha sempre aspettato le grandi manifestazioni sportive per lanciare sul mercato le ultime innovazioni tecnologiche (dal colore al satellite, all’alta definizione).

Ecco il link alla trasmissione

sabato 6 giugno 2020

Il fratello debole di un uomo forte. Rocco e i suoi fratelli

Vincenzo, Simone, Rocco, Ciro e Luca sono i 5 fratelli Parondi protagonisti del film diretto da Luchino Visconti e uscito nelle sale nel 1960. Tanto per cominciare il Presidente della Provincia di Milano, Adrio Casati, interrompe la lavorazione del film, giudicandolo denigratorio e immorale.

Racconta le vicende ambientate Milano di Simone e Rocco che si innamorano della stessa ragazza, Nadia. Simone l’eroe negativo conduce una vita ai margini. Stupra per sfregio e uccide a coltellate Nadia e finisce in prigione. Rocco prosegue la sua attività di pugile e cerca in tutti i modi di proteggere il fratello, colpevolizzandosi è offrendogli rifugio in casa. 

Alberto Moravia in un articolo pubblica su l'Espresso il 22 ottobre 1960 così racconta il film: "L'argomento centrale non è l'emigrazione, bensì i rapporti affettivi in un nucleo familiare, la rivalità in amore e nel mestiere." "Visconti ha girato il film con maestria, Rocco e i suoi fratelli e senza dubbio il suo miglior film dopo La terra trema. Forte, diretto e brutale benché, a momenti, un poco freddo, il film rispecchia fedelmente nelle sue compiacenze di crudeltà e nella sua minuzia descrittiva le due componenti del singolare talento del regista: quella decadentistica e quella sociale. Tra gli interpreti i due migliori sono senza dubbio Renato Salvatori, un Simone di grande efficacia anche se un poco risaputo e Alain Delon, un Rocco originale e delicato. Annie Girardot è una Nadia molto espressiva. Tra di altri interpreti bisogna ricordare soprattutto Paolo stoppa, Claudia Cardinale, Corrado Pani, Adriana Asti".

o

venerdì 5 giugno 2020

Felice Gimondi. Storia di un uomo che ha saputo essere campione anche nella vita

C'è un libro scritto da Felice #Gimondi con il giornalista Maurizio Evangelista (ed. #Mondadori) e prefazione di Eddy Merckx, dal titolo "Da me in poi".

Felice racconta della sua prima vittoria nella categoria Allievi ottenuta il 1° maggio 1960 nella Bergamo-Celana. Celana è una località della bergamasca proprio dove si trova il famoso Collegio Convitto San Carlo dove è stato ambientato il docu-reality di Rai 2 "Il Collegio"

Grazie a quella vittoria, Felice si rese conto che il ciclismo potesse diventare qualcosa di più di un semplice divertimento puro.

Ecco le sue parole: “Da lì in poi era cambiato il mio modo di affrontare le gare: prima andavo a correre, dopo andavo a correre per vincere, e la differenza non era marginale”.

Grazie alle 3 vittorie conseguite nel 1960, Gimondi accese alla Banca Popolare di Zogno un libretto con 81.000 Lire una cifra che equivaleva allo stipendio mensile di un impiegato di banca, come racconta Ildo #Serantoni nel libro "Felice Gimondi. Storia di un uomo che ha saputo essere campione anche nella vita" ed. Sep Editrice.

Compivo 13 anni, quando il 2 settembre 1973, Gimondi vinse il Campionato del Mondo di Ciclismo a Barcellona: 1° Gimondi, 2° Maertens, 3° Ocana e 4° Merckx.  Rivedere la cronaca della corsa e l'arrivo mi emoziona ancora adesso. 







giovedì 4 giugno 2020

Il buio oltre la siepe

Nel luglio 1960 fu pubblicato - dopo essere stato rivisto diverse volte- dalla scrittrice americana Harper Lee (nata in Alabama nel 1926) il libro "To kill a Mockingbird" che tradotto in italiano vuol dire "Uccidere un usignolo". Un libro di denuncia contro il razzismo che vendette in breve tempo milioni di copie e valse all'autrice il Premio #Pulitzer nel 1961.
Il romanzo è ambientato in Alabama e racconta la storia di un bracciante afroamericano ingiustamente accusato di stupro di una donna bianca. Viene difeso da un avvocato bianco democratico che produce tutto quanto è possibile per provare l'innocenza del suo assistito. Ma la condanna è già scritta.


Dal romanzo viene tratto il film "Il buio oltre al siepe" con una straordinaria interpretazione di Gregory Peck, che gli valse l'Oscar nel 1963 come migliore attore.


Qui il link al libro su #Mondadori nella versione a fumetti
https://www.oscarmondadori.it/libri/il-buio-oltre-la-siepe-harper-lee/

mercoledì 3 giugno 2020

Mama Africa

Il #1960 è stato un anno importante per il processo di decolonizzazione dell'Africa.
L'idea di Comunità Francese che aveva il Presidente De Gaulle, si sciolse proprio nel #1960 e questo diede il via libera all'indipendenza delle ex colonie francesi. Non a caso la "Dichiarazione sulla concessione dell’indipendenza ai paesi e ai popoli coloniali" dell'ONU fu adottata il 14 dicembre 1960.

Ecco gli Stati che hanno proclamato la loro indipendenza principalmente dalla Francia o dal Regno Unito:

  • Camerun (Francia)
  • Senegal (Francia)
  • Togo (Francia)
  • Madagascar (Francia)
  • Somaliland (Regno Unito)
  • Repubblica del Congo, oggi Repubblica Democratica del Congo (Belgio)
  • Dahomey, oggi Benin (Francia)
  • Niger (Francia)
  • Alto Volta, oggi Burkina Faso (Francia)
  • Costa d'Avorio (Francia)
  • Ciad (Francia)
  • Repubblica Centrafricana (Francia)
  • Gabon (Francia)
  • Mali (Francia)
  • Nigeria (Regno Unito)
  • Mauritania (Francia)
 a cui si aggiunge 

  • Cipro (Regno Unito) il cui primo Presidente fu l'Arcivescovo Makarios III capo della Chiesa Ortodossa di Cipro
Curiosamente molto di questi Stati ottennero l'indipendenza nel mese di agosto

martedì 2 giugno 2020

Cosa ci fa Jules Verne a Parigi nel 1960

Il romanzo di Jules Verne, Parigi nel XX secolo, scritto nel 1863 fu pubblicato soltanto nel 1994. L’editore aveva giudicato troppo inverosimile e pessimista la storia, ambientata in un’immaginaria Parigi del #1960, al punto che aveva consigliato allo scrittore di aspettare qualche anno.


lunedì 1 giugno 2020

Il cielo in una stanza

All’Olimpiade di Roma, Urss batte Usa 103 a 71. Nel frattempo, Mina canta una camera dal soffitto viola. E Paoli sfida la censura…


Storie (di) note


Umberto Broccoli – Sette (allegato al Corriere della Sera) 30 settembre 2016


1960 anno bifronte e bisestile. Dolce e amaro al tempo stesso con il presente in corsa verso il futuro, ma con un passato sempre pronto a innestare la retromarcia. Il futuro cammina con la benzina super, per la prima volta (e unica se non ricordo male) con il prezzo in discesa. Ho parlato sia di quest’anno incredibile, sia de La Dolce Olimpiade, la VII Olimpiade di Roma, ultima Olimpiade dal volto umano, dolce e colorata come La Dolce Vita, contemporanea e rappresentativa del momento. 1 settembre, Roma, Stadio Olimpico. È la finale dei 100 metri piani maschili. L’attesa è per Ray Norton, americano, campione da battere. Arriverà ultimo. Vince Armin Hary, tedesco con i primi 10” netti della storia dell’atletica: medaglia d’oro. Secondo, un altro americano del New Jersey a tre soli centesimi di distacco dal primo: medaglia d’argento. Ma c’è dell’altro, in linea con il 1960, anno bifronte. Il mondo è diviso, si sa: da una parte l’Unione Sovietica del comunismo, dall’altra gli Stati Uniti del consumismo liberale e occidentale (quello della benzina super e del boom economico). Ed è gara ovunque, per arrivare primi nello spazio, per acquisire primati, per avere armi sempre più potenti in una sorta di derby Urss-Usa destinato a non avere vincitori, ma solo vinti. A Roma l’Unione Sovietica stacca gli Stati Uniti 103 medaglie a 71. Un successo per confermare l’egemonia di Nikita Sergeevic Chrušcëv, presidente del Consiglio dei ministri dell’Urss. Una trafittura ulteriore per Dwight David Eisenhower, presidente Usa uscente. Bisogna fare qualcosa per rappresentare all’Occidente le negatività di quell’Oriente oltrecortina e comunista. Quale circostanza migliore se non un atleta sovietico, pronto a restare a Roma per non tornare a casa, dimostrando così al mondo quanto quella casa fosse inospitale? La Cia individua il soggetto: è Igor Aramovich Ter-Ovanesyan, campione di salto in lungo. Bisogna dargli una sponda. Trovata: è David Sime il centometrista, proprio lui, uno degli uomini più veloci della terra e pronto a collaborare per la causa dell’Occidente. Un simbolo forte di futuro in accelerazione per aiutare un saltatore sovietico a fare un salto ancor più lungo dei suoi oltre otto metri di record. Non so come siano andati realmente i fatti, dei quali non si è mai parlato molto. Sime, pare, abbia fatto incontrare un agente della Cia con Igor Aramovich Ter-Ovanesyan, senza risultati se non quello di farne rientrare rapidamente le intenzioni di fuga dall’Urss. Mentre accadono queste cose, cambia anche la canzone italiana. Due anni prima c’era stato lo scossone di Nel blu dipinto di blu e quel “Volare, oh oh / cantare oh oh oh oh” rivoluziona modi e modo di cantare. Da allora, tanto cielo nelle canzoni di quel 1960. E Il cielo in una stanza è la più ascoltata in senso assoluto, proprio nell’estate dell’Olimpiade di Roma. Scrive Gino Paoli, arrangia Tony De Vita, canta Mina: «Quando sei qui con me/questa stanza non ha più pareti ma alberi, / alberi infiniti quando sei qui vicino a me/questo soffitto viola no, non esiste più / Io vedo il cielo sopra noi che restiamo qui abbandonati / come se non ci fosse più niente, più niente al mondo. / Suona un’armonica mi sembra un organo / che vibra per te e per me su nell’immensità del cielo. / Per te, per me: nel ciel». «Ma che razza di canzone è questa», si chiedono gli amanti del bel canto all’italiana, quello del cuore in rima con amore, quello del cantar con la mano sul petto con voce ferma e con postura sobria. Figuriamoci quando – narra la leggenda – Paoli dichiara la sua ispirazione sul soffitto viola, derivata dal colore dell’intonaco di alcune case per appuntamenti, chiuse ufficialmente nel 1958, ma evidentemente ancora presenti non solo nell’immaginario. Già Anna Maria Mazzini, in arte Mina, ha sufficientemente sconvolto il pensiero antico e in retromarcia verso gli anni del dopoguerra: urla e non canta. E con lei la fine dei Cinquanta vede –o meglio, sente – nascere gli urlatori. Ora, complice Paoli, si cantano soffitti viola, trasporti peccaminosi e vietati per legge nel 1958 dalla senatrice Lina Merlin. Paoli concede al tempo passato l’ultimo verso senza la “o” finale, in pieno stile “cuor”, “amor” come ogni altra parola resa tronca per esigenze di metrica delle canzoni del prima e del Dopoguerra. Paoli guarda avanti e vede l’orizzonte, senza “pareti, ma alberi” con un’immagine nuova e progressiva. Al tempo stesso il cielo si tronca in “ciel”, “Per me, per te: nel ciel”.

Mi chiamo Alberto e sono nato a Sedrina (BG) il 2 settembre 1960 intorno alle 12.00. Sedrina è un paese della Valle Brembana. Di Sedrina era anche Felice Gimondi, l'indimenticabile ciclista.

Ho aperto questo blog per raccontare che cosa è successo nell'anno 1960. Chi c'era al Governo? Chi ha vinto lo scudetto? Quali libri si leggevano e quali film si andava a vedere al cinema? Quali sono stati gli eventi più importanti? E le Olimpiadi a Roma? Qual era la classifica dei dischi più venduti?  

Sono una serie di curiosità, informazioni e miei considerazioni, il cui filo conduttore è proprio l'anno #1960. 

Buona lettura! 

1960: ma quanto era bella Brigitte Bardot!

Dominique Marceau, interpretata da una giovane Brigitte Bardot , è una ragazza di provincia liberata e la pecora nera della famiglia. Si tr...